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quinta-feira, 17 de julho de 2008

OTTAVIANO DEL TURCO, presidente della regione Abruzzo (ITALIA)


6 MILIONI SOLO A LUI!!!!!

(non è così male... sono solo 12 centesimi per italiano!!)



Dal sito http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=83814 il 14/07/08.


Associazione per delinquere, corruzione e concussione per gestione privata nella sanita'. Queste le accuse che hanno portato la Guardia di Finanza di Pescara ad arrestare il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, nell'ambito di una vasta operazione che ha interessato anche le regioni Marche e Lazio.

Oltre al presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, condotto in carcere, sono stati arrestati l'assessore alla Sanita', Bernardo Mazzotta, il segretario generale della presidenza, Lamberto Quarta, l'assessore Antonio Boschetti, l'ex assessore alla Sanità del centrodestra Vito Domenici e l'ex presidente della finanziaria regionale Masciarelli.

I coinvolti e le cifre

Sono complessivamente dieci le persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Pescara sulla seconda parte delle indagini sulla cartolarizzazione di un miliardo di euro dei debiti della sanita' regionale. Secondo l'accusa vi sarebbero stati movimenti di denaro per circa 14 milioni di euro, di cui 12,8 gia' consegnati.

I principali reati contestati alle dieci persone arrestate e alle 25 indagate sono associazione per delinquere, concussione, corruzione, riciclaggio, truffa, falso e abuso d'ufficio. Gli arresti sono stati eseguiti durante la notte.

In carcere sono finiti: il presidente della Giunta regionale, ex presidente della Commissione Antimafia ed ex ministro delle Finanza, Ottaviano Del Turco (in mattinata era ancora nella casa di Collelongo con la Guardia di Finanza che stava effettuando le perquisizioni), il segretario generale della Presidenza della Giunta regionale ed ex segretario regionale socialista, Lamberto Quarta, il neo assessore alle Attivita' Produttive, Antonio Boschetti (Pd), il capogruppo regionale del Pd, Camillo Cesarone, l'ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, e Gianluca Zelli.

Agli arresti domiciliari l'assessore alla Sanita', Bernardo Mazzocca (Pd), il suo segretario particolare Angelo Bucciarelli, l'ex presidente della Finanziaria regionale, Giancarlo Masciarelli, gia' arrestato due anni fa, l'ex assessore alla Sanita' del centrodestra Vito Domenici, all'epoca Fi oggi consigliere regionale Pdl.

E' stato inoltre eseguito un provvedimento di divieto di dimora a Pescara nei confronti del direttore generale dell'azienda sanitaria regionale, Francesco Di Stanislao.


Un imprenditore ha collaborato

Alla base dei dieci arresti (con i 25 indagati le persone coinvolte sono in tutto 35) ci sarebbe la collaborazione importante di uno degli indagati, l'imprenditore della sanita', Vincenzo Angelini, amministratore della casa di cura Villa Pini d'Abruzzo di Chieti e proprietario della Sanatrix dell'Aquila, danneggiato dalla concussione: grazie all'aiuto fornito nelle indagini nei suoi confronti il Gip, Maria Michela Di Fine, non ha ritenuto di disporre la misura cautelare richiesta dal pool della Procura, coordinato dal procuratore capo Nicola Trifuoggi.

Da bustarelle a case

La Procura di Pescara ha potuto contare su "buone collaborazioni", nell'inchiesta sulla cartolarizzazione, sia all'interno della Regione Abruzzo che nel mondo della sanità. Hanno collaborato, ha detto il procuratore della Repubblica, Nicola Trifuoggi, il manager della Asl di Pescara, e il vice presidente della Regione Abruzzo. Per quanto riguarda i 15 milioni di euro di tangenti pagati "per qualcuno si sa come sono stati investiti". Trifuoggi ha parlato di "acquisti di case o di somme versate su conti correnti, con cifre che non
dovrebbero stare su un conto corrente". "La Procura - ha detto - è intervenuta per evitare che i 15 milioni diventassero 20".

Percentuali

Trifuoggi ha ricostruito in conferenza stampa le tangenti chieste dall'ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, sotto la minaccia di non versare le somme assicurate ad Angelini. Mensilmente, ha spiegato, sono stati pagati a Conga 100mila euro, sistematicamente, per un totale di 1.800.000 euro in 18 mesi. Proprio Conga avrebbe detto: "Siccome ogni mese ti do tanti soldi, ogni mese mi devi dare 100 mila euro, altrimenti io non te li do". La "botta finale" - come l'ha definita Trifuoggi - era legata alla cartolarizzazione.


Angelini ha ceduto un credito ad una banca straniera con l'impegno che la Regione avrebbe pagato la banca entro marzo 2005. In quella occasione intervenne Conga e chiese 5 milioni ad Angelini, minacciandolo di non certificare i crediti dell'imprenditore, mettendolo in difficoltà e nella impossibilità di restituire il dovuto. Gli ultimi 550mila euro, Angelini se li è risparmiati, perché è cambiata la giunta regionale e Conga è stato "defenestrato, come tutti gli altri manager, col sistema dello spoil system". Commentando poi l'entità delle tangenti, Trifuoggi ha detto che le "cifre stupefacenti" riportate sul comunicato della Procura di stamani "non sono errori di stampa". Si parla di circa 6 milioni a Del Turco, Quarta, Cesarone e altri, oltre 6 milioni a Conga, e altri tre chiesti e non versati o versati in minima quantità ad altre persone, non destinatarie di misura cautelare.


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